Roseto. E’ morto l’Onorevole Pio Rapagnà:una vita spesa per i diritti degli “ultimi”

(wn24)-Roseto – Un lutto come un macigno per la città e non solo: nella notte è venuto a mancare Pio, “Piuccio” per gli amici, Rapagnà, politico di razza e protagonista da decenni di migliaia di battaglie  civili, sempre

Foto: Pio Rapagnà insieme a Maria Fida Moro, figlia dello Statista Aldo Moro, ucciso dalle Brigate Rosse


rivolte agli “ultimi”. Per anni  protagonista, unico nel panorama politico locale e regionale, nella battaglia contro il passaggio dei tir lungo la SS 16. Per tantissimi decenni è stato segretario regionale del SUNIA, il Sindacato degli assegnatari delle case popolari e che ancora portava avanti per le case popolari distrutte dal sisma. 

 Più di cinquanta anni di attività politica, su più fronti e sempre in difesa dei cittadini , l’Onorevole Pio Rapagnà è venuto a mancare nella notte, all’età di 73 anni, presso l’ospedale di Giulianova dove era ricoverato dallo scorso 23 maggio per un tumore allo stomaco. Nato a Roseto degli Abruzzo il 24 settembre del 1945, Pio Rapagnà diventò politico di razza già negli anni ’80, per la sua dura lotta contro il passaggio dei Tir sulla SS16 che all’epoca, oltre al traffico e allo smog, provocava anche diversi incidenti, molti dei quali, purtroppo, mortali. Una battaglia durissima ma vinta con i Tir dirottati sull’A14.

Agli inizi degli anni ’90 il suo incontro con Marco Pannella e la sua iscrizione al Partito Radicale, del quale fu anche dirigente nazionale, e nel 1992 la sua elezione al Parlamento, salutata da lui stesso con somma sorpresa ed entusiasmo. Una responsabilità vissuta con grande senso del dovere tanto da spingerlo anche a scontrarsi con il leader del Partito Radicale.In poco più di un anno, prima del terremoto di Tangentopoli, Rapagnà presentò ben 30 proposte di legge e fece 70 interventi in aula.

 Dopo l’esperienza a Roma, il ritorno nella sua amata Roseto oramai famosissimo a livello nazionale con l’appellativo de “L’Onorevole con la sciarpa Rossa”, dove fu eletto anche consigliere regionale e nel 2014, con una lista civica, tentò anche la scalata a Palazzo Silone, fu promotore anche di un referendum regionale contro i costi della politica. Nel 2016 provò anche a candidarsi sindaco della sua Roseto. Tutti lo ricordano con la sua immancabile sciarpa rossa al collo, i comizi con il megafono e le sue clamorose proteste con incatenamenti e sciopero della fame.

Negli ultimi anni un’altra delle sue battaglie, quella al fianco degli assegnatari delle case popolari distrutte dal terremoto de L’Aquila del 2009, fino a defilarsi pian piano una volta trovatosi di fronte al più acerrimo dei nemici, un tumore allo stomaco che lo ha costretto ad uscire di scena. Sempre al suo fianco la sua numerosa famiglia, in particolare la moglie Giovanna Forti, scrittrice e protagonista anche lei in numerose battaglie sociali al fianco dei più deboli.

Ciao Pio, ci mancherai

Alla famiglia di Pio Rapagnà le condoglianze del Direttore e della Redazione di wallnews24.it

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