{"id":49883,"date":"2019-03-09T11:27:48","date_gmt":"2019-03-09T10:27:48","guid":{"rendered":"https:\/\/www.wallnews24.it\/?p=49883"},"modified":"2019-03-09T11:27:48","modified_gmt":"2019-03-09T10:27:48","slug":"giulianova-concorso-letterario-ester-pasqualoni-nomi-tutti-vincitori","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/dev.wallnews24.it\/rubriche\/giulianova-concorso-letterario-ester-pasqualoni-nomi-tutti-vincitori\/","title":{"rendered":"Giulianova. Concorso letterario “Ester Pasqualoni”: ecco i nomi di tutti i vincitori\/FOTO"},"content":{"rendered":"
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(wn24)-Giulianova(TE) –\u00a0\u00a0E\u2019 volata via, tra momenti di commozione, ricordo e riflessione\u00a0la seconda edizione del concorso letterario, organizzato dalla Commissione Pari Opportunit\u00e0 di Giulianova ed aperto agli studenti scuole secondarie inferiori abruzzesi, dedicato alla memoria della dottoressa oncologa Ester Pasqualoni: una donna, oltre che una grande professionista, esempio di grande generosit\u00e0 ed altruismo, la cui vita \u00e8 stata spenta nel giugno del 2017, da chi la perseguitava da anni, al quale non aveva fatto mancare il suo aiuto.\u00a0<\/b><\/div>\n
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A ricordarla oggi,\u00a0al Kursaal<\/b>, in occasione della cerimonia di premiazione, tanti amici e parenti che hanno voluto raccontarla con amore:\u00a0dalla infermiera professionale Gaetana Casalena, che ha lavorato per anni nel reparto di Oncologia dell\u2019ospedale di Sant\u2019Omero, fianco a fianco con la dottoressa; a Piergiorgio Casaccia, dirigente Asl Dipartimento Emergenza 118<\/b>,\u00a0il primo a soccorrere la dottoressa nel parcheggio dell\u2019ospedale di Sant\u2019Omero<\/b>, dove fu accoltellata e poi lasciata a morire dal suo aguzzino. Presenti anche\u00a0i cari della dottoressa<\/b>,\u00a0il fratello Mariano Pasqualoni ed il figlio Alessio<\/b>, che hanno premiato gli studenti vincitori.<\/div>\n
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La premiazione, presentata dalla\u00a0giornalista Azzurra Marcozzi<\/b>, si \u00e8 aperta alle ore 9 e 30\u00a0con la poesia fuori concorso<\/b>\u00a0\u201cSolo mani vestite di carezze\u201d,<\/i><\/b>\u00a0interpretata e musicata sulle note della canzone\u00a0\u201cGli uomini non cambiano\u201d<\/i><\/b>\u00a0di\u00a0Mia Martini<\/b>, dagli studenti\u00a0dell\u2019Istituto Comprensivo Giulianova 2 Lorenzo Ettorre al piano, Vittoria Ciavatta al violino, Chiara Pizzorulli al flauto, Morgan Vagnoni alla chitarra e Solidea Ieraci come voce recitante<\/b>. A seguire c\u2019\u00e8 stato l\u2019intervento del\u00a0Prefetto di Teramo Graziella Patrizi<\/b>\u00a0che ha ribadito l\u2019importanza dell\u2019educazione ad una sana affettivit\u00e0, che deve partire proprio dalle scuole.<\/div>\n
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A seguire gli interventi del\u00a0Commissario Prefettizio Eugenio Sold\u00e0<\/b>\u00a0e della\u00a0presidente della Cpo di Giulianova Marilena Andreani<\/b>. A questa edizione ha aderito anche\u00a0il sindacato medico italiano Anaao Assomed<\/b>, con l\u2019intervento del\u00a0dottor Angelo Flavio Mucciconi del Pronto Soccorso di Sant\u2019Omero<\/b>, che ha chiesto un\u00a0minuto di raccoglimento per Ester<\/b>. Poi, lapsicoterapeuta Cristina Bellocchio del Centro Antiviolenza\u00a0\u201cLa Fenice\u201d<\/i><\/b>\u00a0ha illustrato i servizi del centro e presentato una donna che, proprio grazie il percorso di assistenza offerto da questa realt\u00e0, \u00e8 uscita dal vortice della violenza.\u00a0La donna<\/b>,\u00a0in forma anonima<\/b>, ha riportato agli studenti e ai presenti in sala, la sua testimonianza molto sofferta, di violenze fisiche e psicologiche ad opera del suo ex marito. Intorno alle 10 e 30 \u00e8 iniziata\u00a0la premiazione delle scuole partecipanti<\/b>:\u00a0gli Istituti Comprensivi di Tortoreto, Corropoli Colonnella e Controguerra, Giulianova 2, Roseto 1, Martinsicuro e la scuola secondaria \u201cF.Savini\u201d di Teramo<\/b>. La\u00a0presidente della giuria Alessandra Angelucci, docente di lettere, giornalista e scrittrice<\/b>, ha illustrato il lavoro svolto dalla giuria nel decretare le lettere vincitrici, un impegno difficile visto che, tutte le oltre cento lettere prevenute, erano ricche di significato.<\/div>\n
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A premiare i ragazzi sono stati i componenti della commissione giudicatrice del concorso\u00a0il giornalista di Rai 3 Antimo Amore, la giornalista del quotidiano \u201cIl Centro\u201d Mirella Lelli, l\u2019editrice della \u201cDi Felice Edizioni\u201d Valeria Di Felice, il dirigente Asl dipartimento d\u2019emergenza 118 Piergiorgio Casaccia e l\u2019infermiera professionale reparto oncologico Gaetana Casalena<\/b>. Lo\u00a0psichiatra della Asl di Teramo Domenico Di Sante<\/b>\u00a0ha \u201cacceso\u201d gli animi dei ragazzi presenti al Kursaal, coinvolgendoli in un dialogo molto divertente e significativo. Importante \u00e8 stata quest\u2019anno la collaborazione con Liscianigiochi, l\u2019azienda teramana leader nel settore dei prodotti a carattere ludico-educativo per bimbi e ragazzi, che ha premiato gli studenti con giochi educativi.<\/div>\n

Una menzione speciale \u00e8 stata consegnata agli studenti della classe II\u00b0C della Scuola Secondaria \u201cF.Savini\u201d di Teramo Matilde Broccolini, Costanza D\u2019Ignazio, Greta Gaspari, Isabel Panichi per la lettera intitolata \u201cPiccolo Uomo\u201d con la seguente motivazione della giuria<\/b>:<\/p>\n

\u201cPiccolo uomo\u201d: comincia cos\u00ec la lettera che la giovane Vittoria scrive al padre omicida, a colui che a causa della furia cieca e volont\u00e0 crudele ha tolto la vita a una giovane e bella mamma, descritta dagli autori come \u201cdonna magnifica, fantastica, forte\u201d. Con un calibrato climax ascendente, le parole, con stile asciutto e ritmo ben cadenzato, si susseguono nel testo per denunciare la follia di un padre che mai pi\u00f9 far\u00e0 parte della vita di una figlia che esprime tutta la sua amarezza per essere stata condannata \u201ca non avere una famiglia\u201d.\u00a0<\/i><\/div>\n
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La lettera, che in alcuni dettagli allude chiaramente alla storia della giovane Melania Rea, pu\u00f2 considerarsi manifesto di tutte le voci innocenti che, messe al mondo per vivere una vita serena e libera da ogni forma di violenza, si ritrovano a fare esperienza diretta della parola \u201cfemminicidio\u201d. La protagonista del testo denuncia con forza l\u2019ingiustizia subita ma sogna anche, con grande coraggio, il \u201cfuturo gioioso\u201d che sar\u00e0 ancora possibile costruire lontano dalla malvagit\u00e0 umana<\/i>.\u201d<\/div>\n

Altra menzione speciale \u00e8 andata agli alunni della classe III C dell\u2019Istituto Comprensivo Roseto 1 Sara Di Bonaventura, Alejandro Roberto Monetti, Claudio Paluzzi, Teo Travaglini, Clara Troilo per la lettera intitolata \u201cMi presti la penna?\u201d con la seguente motivazione:<\/b><\/p>\n

\u201cIl testo presentato da Sara, Alejandro, Claudio, Teo e Clara si presenta come scrittura diaristica in cui il lettore resta affascinato dal rincorrersi, nel tempo, di un solo interrogativo: \u201cMi presti la penna?\u201d. Una domanda che gli autori decidono di proporre come gancio musicale e ricco di significato fra le pagine di quello che potremmo definire il dolce desiderio confessato ma anche timido di un giovane adolescente che si riconosce innamorato di una sua compagna di classe: Angela. \u201cMi presti la penna?\u201d \u00e8 la domanda che rende originale e ben misurata la struttura narrativa per dare vita al ricordo della ragazza, descritta come \u201cfragile e delicata\u201d, e che per colpa di una crudele mano maschile non sorrider\u00e0 pi\u00f9 alla vita. Il messaggio di speranza che si innesta fra le parole \u00e8 quello ben espresso alla fine: tentare, tentare sempre di entrare in comunicazione con colui o colei che riconosciamo in difficolt\u00e0, ponendo la giusta attenzione ad ogni segnale visivo o uditivo. Chiedere dunque: \u201cNe vogliamo parlare? Perch\u00e9 il cuore non dimentica<\/i>.\u201d<\/p>\n

Terza classificata la lettera scritta dalle studentesse Elisabetta De Adducis, Valentina Rastelli e Marta Sartori della classe III B dell\u2019Istituto Comprensivo Giulianova 2 con la seguente motivazione<\/b>:<\/p>\n

\u201cIl sogno di un amore come quello delle favole, l’incontro con Diego, nel quale vede il suo principe azzurro, il matrimonio e la scoperta di una realt\u00e0 del tutto diversa da quella immaginata. E’ la storia di Francesca, raccontata da tre ragazze. La disillusione inizia con uno schiaffo. Poi una serie di violenze che lasciano il segno sul corpo e nell’anima. Francesca subisce in silenzio. Si chiude in s\u00e9 stessa. Solo grazie all’intuito di un’amica che le fa una visita a sorpresa trova il coraggio di denunciare.<\/i><\/p>\n

E\u2019 una storia esemplare, che riassume con efficacia narrativa le paure che impediscono a tante donne vittime di violenze di chiedere aiuto per uscire dall’incubo.<\/i>\u201d<\/p>\n

Secondo posto per la lettera scritta dagli alunni Lavinia De Angelis, Sofia Cardelli, Alessandra Kocia, Sara Ianni della classe III G dell\u2019Istituto Comprensivo Corropoli Colonnella e Controguerra, con la seguente motivazione<\/b>:<\/p>\n

\u201cQuesta storia, scritta in forma di diario, ha come filo conduttore la vicenda drammatica di Ester Pasqualoni. La protagonista incontra un ragazzo ombroso che con il suo comportamento la spaventa. Quando scopre che il giovane si chiama Enrico, come l\u2019assassino dell\u2019oncologa, l\u2019ansia della protagonista sale e sul suo diario inizia a rivolgersi direttamente ad Ester, \u201cperch\u00e9\u201d, dice, \u201csento il bisogno di confidarmi con qualcuno che pu\u00f2 comprendermi\u201d. Dalla vicenda dell\u2019oncologa assassinata la ragazza prende il coraggio per parlare al giovane e convincerlo ad ascoltare il cuore, \u201cquel cuore che non dimentica chi \u00e8 buono con te\u201d. Quando finalmente il ragazzo decide di farsi aiutare, la ragazza scrive: \u201cEster, senza di te chiss\u00e0 che fine avrei fatto, chiss\u00e0 se avrei trovato il coraggio di affrontare questo ragazzo e provare ad aiutarlo\u201d. La storia di Ester ha dato alle quattro autrici del racconto una consapevolezza: l\u2019amore non \u00e8 violento, le donne vanno ascoltate e rispettate e solo il cuore, depositario dei buoni sentimenti, pu\u00f2 guidare verso la via dell\u2019amore.<\/i>\u201d<\/p>\n

Ad aggiudicarsi il primo posto con la loro lettera sono stati gli alunni Nicoletta Gagliardi, Leonardo Lupi, Giada Mignini, Andrea Scarpantoni della Classe III A della Scuola Secondaria di 1\u00b0 Grado di Colonnella, con questa motivazione della commissione giudicatrice:<\/b><\/p>\n

\u201cUna lettera struggente inviata dall\u2019aldil\u00e0. La scrive al figlio Giacomo la madre morta per mano di un uomo violento, suo marito e padre del ragazzo. Cerca di dare risposte ai dubbi, agli interrogativi, alle angosce di Giacomo. Come pu\u00f2 un uomo uccidere la madre dei suoi figli? Perch\u00e9 una donna resta accanto a un compagno che la tormenta e la aggredisce? Domande alle quali non \u00e8 facile trovare una risposta. La madre chiede al figlio rimasto orfano con la sorella di essere un uomo migliore del padre.<\/i><\/p>\n

E\u2019 un testo intenso e originale, ricco di pathos. I quattro autori hanno interpretato e sviluppato il tema del concorso in maniera eccellente.<\/i>\u201d<\/p>\n<\/div>\n

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