(wn24)-Pescara –\u00a0\u00a0\u201cStorie contro la paura. Racconti di lotta al linfoma\u201d<\/em>\u00a0\u00e8 questo il titolo della raccolta di racconti curata dalla giornalista\u00a0Evelina Frisa\u00a0edita da Masciulli Edizioni su iniziativa del direttivo del GAL (Gruppo Abruzzese Linfomi), realt\u00e0 che si occupa di sostenere e supportare persone affette da linfomi e i loro famigliari e di promuovere la conoscenza di questa malattia.\u00a0<\/strong> Agli associati \u00e8 stato chiesto di raccontare le proprie storie, vissute direttamente o indirettamente, con lo scopo di aiutare altre persone che si trovano a combattere la stessa battaglia. Una sorta di cura delle parole che, come recita il titolo, sono preziose per sconfiggere la paura. Ventidue storie, altrettante visioni e strategie per affrontare il dolore e trovare coraggio. Sono parole scritte per gli altri, per sostenere chi scopre la malattia o i famigliari dei malati, ma anche per creare consapevolezza su questo delicato argomento. I proventi di questo prodotto editoriale saranno devoluti al GAL per le sue attivit\u00e0.\u201cPer affrontare una malattia<\/em>\u00a0\u2013 spiega la curatrice del lavoro,\u00a0Evelina Frisa<\/strong>, nella quarta di copertina –\u00a0non basta la tenacia e la determinazione personale, occorre soprattutto non sentirsi soli. Potersi confrontare, conoscere esperienze e percorsi simili. Questa raccolta di racconti nasce con questo obiettivo. Raccontare un dolore non \u00e8 mai semplice, c\u2019\u00e8 altruismo nel volersi esporre, ma al contempo produce anche un grande effetto liberatorio.\u00a0Una sorta di catarsi che aiuta a metabolizzare, a guardare avanti. Sono storie intrise di gratitudine, per lo pi\u00f9 verso i medici e il personale del reparto di Ematologia dell\u2019Ospedale Santo Spirito di Pescara, – struttura sanitaria alla quale si sono rivolti quasi tutti gli iscritti al GAL – in particolare verso il dottor\u00a0Francesco Angrilli<\/strong>\u00a0che fino al raggiungimento della pensione ha lavorato con grande professionalit\u00e0 e umanit\u00e0 lasciando un positivo e affettuoso ricordo della sua persona. Non tutte le storie hanno un lieto fine, tutte per\u00f2 sono preziose. Nel ricordo di chi non c\u2019\u00e8 pi\u00f9, nel nuovo sguardo sul mondo di chi ha vinto la malattia, \u00e8 possibile rintracciare il senso della vita e del vivere\u201d.<\/em><\/p>\n\n\n \u201cRingrazio il GAL, in particolare il Presidente Antonio Cetrano,<\/strong> \u2013 <\/em>conclude Frisa <\/strong>\u2013 per la lodevole iniziativa che ho curato con piacere, ben consapevole delle importanti finalit\u00e0 perseguite, un ringraziamento particolare va alle persone che hanno scelto di raccontare le proprie storie. Da tutte \u00e8 possibile trarre utili insegnamenti e importanti riflessioni. Grazie anche all\u2019editore Alessio Masciulli<\/strong> per aver creduto in questo progetto e alla psicologa Adriana D\u2019Annunzio<\/strong> per la preziosa consulenza\u201d.<\/em><\/p>\n\n\n \u201cNoi del GAL \u2013 <\/em>dichiara il Presidente Antonio Cetrano<\/strong> \u2013 siamo molto orgogliosi di questo lavoro. Si tratta di una raccolta di testimonianze preziose scritte con lo scopo di arrivare a chi ne ha bisogno, intrise di riconoscenza e di amore per la vita. <\/em>Da presidente di questa associazione, come ho sottolineato anche nella postfazione al libro, ho condiviso molto delle vite che sono state raccontate e ognuna di loro, a suo modo, ha segnato la mia esistenza. Ho visto la disperazione di cui avevo solo sentito parlare, negli occhi di una madre. Ho visto la gioia (tante volte per fortuna) di chi ce l’ha fatta. Ma in tutti i loro occhi ho visto sempre la stessa cosa. La voglia di vivere. Quella voglia di vivere che poi si sarebbe trasformata nella forza per tornare a essere felici. Ed \u00e8 questo il nostro augurio pi\u00f9 grande per quanti leggeranno questa raccolta. Ringrazio anche io quanti hanno deciso di raccontarsi, l\u2019editore Alessio Masciulli<\/strong>, la nostra socia Stefania Mastrodicasa <\/strong>che ha ideato questo progetto e Evelina Frisa<\/strong> per aver accettato questo incarico con altruismo e professionalit\u00e0\u201d.<\/em><\/p>\n\n\n
<\/p>\n\n\n