Abruzzo. Dopo le fiamme, ora il pericolo arriva dall’aria. Interviene l’ARTA

Abruzzo. Dopo le fiamme, ora il pericolo arriva dall’aria. Interviene l’ARTA

(wn24)-Sulmona(AQ) – Dopo le fiamme, ora il pericolo risiede nell’aria. Infatti, bisogna mettere in conto anche le conseguenze del fuoco, cioè il fumo e le eventuali sostanze inquinanti diffuse nell’aria dopo i roghi. L’Arta, l’agenzia regionale di tutela dell’ambiente, ha intrapreso il monitoraggio per rilevare la qualità dell’aria nella Valle Peligna, ancora invasa dal fumo che viene dal Morrone. La notizia è stata diffusa da Palmiero Susi, delegato del dipartimento di Prevenzione dell’Asl di Sulmona. Grazie alle tre centraline sarà possibile rendere più efficace e completo l’esame delle sostanze presenti nell’aria per effetto dell’incendio.

 
Ieri intanto il responsabile del dipartimento Asl, Domenico Pompei, nel vertice tenutosi nel pomeriggio a Sulmona, ha affermato che la situazione è sotto controllo: “Abbiamo rilevato l’innalzamento dei livelli di sostanze inquinanti particolari solo in alcune ore della notte, ma un pericolo reale per la salute dei cittadini non c’è. È chiaro che le precauzioni vadano osservate soprattutto da persone soggette già a patologie delle vie respiratorie, come anziani o ragazzi sofferenti d’asma. Peraltro finora dai servizi di pronto soccorso degli ospedali di Sulmona, Castel di Sangro e Popoli non vengono segnalate richieste di intervento per disturbi provocati dal fumo. Il consiglio è quello di evitare attività fisica nelle zone invase dal fumo e di lavare accuratamente frutta e verdura raccolta nella Valle Peligna”.

E sempre nella giornata di ieri è tornato il fuoco sul Monte Morrone. Il vento ha riattivato le fiamme spingendole nella parte bassa del bosco, fino ad arrivare a lambire le frazioni di Case Lupi e San Pietro, nel comune di Sulmona. Un aiuto decisivo è arrivato dalla strada tagliafuoco dal Comune di Pratola Peligna e servita ai mezzi di soccorso per arrivare fino al fronte del rogo. Problemi anche a Tagliacozzo, dove un incendio è divampato nei pressi del Comune ed è arrivato a minacciare il centro abitato. Secondo quanto si è appreso, una palazzina con quattro famiglie è stata evacuata. Sull’origine delle fiamme, che hanno raggiunto una zona nelle vicinanze del cimitero, si sta ancora indagando.

L’emergenza incendi accende anche il dibattito politico: per il capogruppo regionale di Forza Italia, Lorenzo Sospiri, “non è possibile tacere di fronte a tale disastro e compito della politica è aprire la vertenza parco individuando le risorse necessarie per affrontare subito l’emergenza, tagliando tutto il superfluo oggi incluso nel Masterplan e dirottando quei fondi nella tutela del territorio, e sul tema prepareremo atti tipici da portare in Consiglio regionale”.

Secondo Sospiri, se i Parchi nazionali non riescono più a difendere se stessi, è evidente che occorra aprire una riflessione seria sul ruolo e le capacità delle Istituzioni. “Il fuoco che da dieci giorni sta continuando a devastare il Morrone, e non solo, minacciando paesi e abitazioni è una ferita che difficilmente riusciremo a sanare, una ferita che ha distrutto ettari di verde, mettendo peraltro a rischio decine di vite umane, quelle dei Vigili del Fuoco, soli ad affrontare il dramma dopo la scellerata chiusura del Corpo Forestale dello Stato, e quelle di coloro che abitano in quello che, fino a poche ore fa, era il paradiso d’Abruzzo. Ovviamente non finisce qui: apriremo una riflessione pubblica su quanto sta accadendo in Abruzzo e sulle nostre montagne, sui fondi messi a disposizione in bilancio per fronteggiare l’emergenza che va prevista in una regione che conta diversi Parchi nazionali, sulle capacità della Regione Abruzzo di svolgere il proprio compito di vigilanza e su quanto andrà fatto da qui a fine anno per salvare ciò che resta dei nostri Parchi, tagliando quanto di superfluo è contenuto del Masterplan del governatore D’Alfonso”.

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