Tragedia in mare.A Giulianova  Peschereccio “Eliana” affondato da una tromba d’aria. Morti l’armatore Artone  e il marinaio Mazzi

Tragedia in mare.A Giulianova Peschereccio “Eliana” affondato da una tromba d’aria. Morti l’armatore Artone e il marinaio Mazzi

(wn24)-Giulianova(TE) – Alla fine il mare ha restituito “i figli” morti per il duro lavoro di marinai. I”figli” del mare erano imbarcati sul peschereccio “Eliana” di cui non si avevano più notizie da ore. Fino alla fine i parenti, amici e colleghi marittimi hanno sperato che si fossero salvati dalla tempeste che ieri intorno alle ore 14.30 ha colpito il mare e la costa teramani.
 
Le ricerche, condotte dagli uomini della Capitaneria di porto di Giulianova e dalle altre forze di mare, tra cui altre imbarcazioni marinare di colleghi e il personale Opsa della Croce Rossa Italiana per le ricerche in acqua, sono scattate quando l’imbarcazione non era rientrata in porto. Le vittime sono Elia Artone e Carlo Mazzi: sono stati identificati dagli armatori di un peschereccio che era uscito a cercarli e ripescati dagli uomini della Servizi speciali Opsa della Croce Rossa di Giulianova. L’affondamento si è verificato a 3 miglia a largo del porto di Giulianova.
 E’ tra le ipotesi più accreditate che a ribaltare lo scafo dell’Eliana, un peschereccio per la piccola pesca di 12 metri di lunghezza, sia stato un vortice d’aria improvviso, molto forte. Altri pescherecci erano nella zona, a circa 3 miglia, nei pressi della cosiddetta ‘cozzara’ l’allevamento di mitili al largo del mare giuliese, punto di riferimento di molti marinai. L’Eliana è stato spazzato come un fuscello e a bordo l’armatore Elia Artone (nella foto), 65 anni compiuti a febbraio, esperto marinaio e commerciante del pescato, e il suo imbarcato, Carlo Mazzi – che avrebbe compiuto 54 anni a novembre – non ce l’hanno fatta. Una forza più grande di loro li ha fatti finire in mare e in mare sono annegati. Il mare li ha restituiti subito, avvistati dal peschereccio “Sparviero”, uno dei primi a prendere il mare, prima ancora dei soccorsi, per cercare gli amici e colleghi. Il recupero è stato effettuato dall’equipaggio di una motovedetta della Guardia Costiera di San Benedetto del Tronto, a 3 miglia e 43 gradi dal porto giuliese. Le salme, arrivate sulla banchina del porto, hanno ricevuto la benedizione da Don Ennio Lucantoni prima di essere trasferite, con l’autorizzazione del magistrato, all’obitorio dell’ospedale civile di Giulianova, in attesa delle disposizioni della sostituto procuratore Laura Colica.

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