Aggressione all’arbitro: denunciati otto giocatori e due dirigenti sportivi
(wn24)-Ancona – Anche questo episodio è il sintomo inequivocabile che il calcio scivola sempre più verso qualcosa che nulla ha a che fare con lo sport giocato: bello, spettacolare , se praticato a qualsiasi età, anche salutare. E’ stato proprio una caccia all’arbitro, colpevole di aver convalidato un gol agli avversari viziato da un fallo, hanno partecipato non soltanto tifosi facinorosi, ma anche giocatori e dirigenti della squadra di casa.
L’avrebbero accerchiato, malmenato, minacciato di morte. Per puro caso è riuscito a rifugiarsi negli spogliatoi e chiamare il 113, sanguinante e stordito dalle botte.
A queste conclusioni, dopo oltre 5 mesi di indagini, è giunta la Digos che ha abbattuto il muro di omertà e il timore di ritorsioni dei testimoni e ha denunciato 10 tesserati del Colle 2006, squadra appena retrocessa dalla Prima alla Seconda Categoria, tra cui il presidente, un dirigente e il capitano, per violenza privata aggravata da lesioni e minacce. La giustizia sportiva si era già espressa tempo fa comminando oltre 30 anni di squalifiche complessive (più la chiusura per 8 giornate del Sorrentino di Collemarino e lo 0-3 a tavolino) ai responsabili dell’aggressione subita dall’arbitro Eriseld Nazeraj, 19 anni della sezione di Fermo, che il 26 novembre scorso sospese al 65’ il match dell’11^ giornata di campionato tra Colle 2006 e Leonessa Montoro per le intemperanze della squadra di casa e del pubblico, con tanto di invasione di campo. Ma adesso si è mossa la giustizia ordinaria con una raffica di denunce, cui seguiranno Daspo per i 10 indagati (due dirigenti e 8 giocatori) che rischiano di restare lontano dagli stadi e da qualunque manifestazione sportiva (allenamenti inclusi) fino a 5 anni.
Il giudice sportivo Il giudice sportivo si era già espresso in questo senso, vietando al presidente (fino al 2021) e a un dirigente del Colle (fino a tutto il 2018) di accedere a ogni evento targato Figc. È il minuto 65 quando l’arbitro Nazeraj, nato in Italia da genitori albanesi, convalida il gol dell’1-1 segnato dalla Leonessa ma contestato dal Colle perché avrebbe fischiato prima che il pallone entrasse in porta: per gli ospiti aveva assegnato un rigore, concedendo poi il vantaggio, per i locali aveva interrotto il gioco per un fallo. Vibranti le proteste del Colle, col vicecapitano che fronteggia il direttore di gara, lo spinge e lo strattona.
