Catturato il bandito con 30 reati e 12 identità. Aveva ordinato una pizza a domicilio

(wn24)-Jesi(AN) – Gli davano la caccia tre Procure,perché aveva un “curriculum” di oltre 30 reati che spaziano dal furto con destrezza, alla rapina violenta, e poi scippo e spaccio di droga, commessi tra Napoli e le Marche dal 2009 al 2015.Poi aveva altre  caratteristiche “criminali” non di poco conto: velocità di mano per sfilare portafogli, di piede per fuggire, di parola nello spacciarsi per qualcun altro. Questo era l’identikit accumulato negli anni da un tunisino di 32 anni, Mohamed E., conosciuto nell’ambiente dello scippo come “Rakà”, senza fissa dimora, latitante dal 2009.

Lo hanno catturato venerdì a mezzogiorno gli agenti del Commissariato di Jesi diretti dal vice questore aggiunto Michele Morra, al culmine di una complessa indagine. A incastrare “mano lesta” sarebbe stata una pizza, fatta recapitare dal servizio Pizza Express presso l’abitazione dove la fidanzata (una 26enne jesina agli arresti domiciliari per droga) lo faceva nascondere. Nulla di più disonorevole per un criminale della sua levatura. Ci ha provato a fornire il 13esimo alias, quando gli agenti – che già sospettavano si trovasse in quella casa – hanno controllato la giovane ed effettuato la perquisizione domiciliare, trovandolo infilato dentro un armadio in camera da letto. «Sono il suo amante clandestino…», avrebbe farfugliato inutilmente. Il controllo dattiloscopico in Commissariato lo ha inchiodato, lui e i suoi 12 alter-ego. Ora è rinchiuso nel carcere di Montacuto a disposizione di due Procure, quella di Ancona e di Macerata. A suo carico, una lunga lista di reati, per lo più scippi e rapine commessi a Napoli dove lo avevano arrestato a luglio 2012 per una rapina violenta, in cui aveva puntato il coltello alla gola di un ostaggio per guadagnarsi la fuga, ma era stato preso e s’era fatto 3 anni in galera. Poi aveva fatto perdere le sue tracce e dal 2016 era arrivato nelle Marche.