L’arresto del “boss” della droga ha messo in subbuglio i “baby” consumatori chiamati a testimoniare

(wn24)-Fabriano(AN) –  Un arresto che ha fatto “rumore”, quello effettuato dagli uomini del Commissariato di Fabriano. Il 27enne nigeriano, infatti, nell’ambiente del consumo e dello spaccio era chiamato “il boss”, sia per l’autorità che incuteva alle baby vittime, che per il giro di spaccio che gestiva come un vero “capo”. 

L’extracomunitario è stato sorpreso lunedì all’alba, con 400 grammi di marijuana nascosti nel giaccone in un ripostiglio della sua abitazione, prosegue l’attività investigativa dei poliziotti guidati dal commissario Capo, Sandro Tommasi che ha potenziato in controlli. Ieri molti giovani assuntori con età superiore ai 18 anni, tutti fabrianesi d’origine, sono stati convocati in commissariato. Dalle prime indagini è emerso che in decine si rifornivano di marijuana dal giovane originario della Nigeria arrestato dopo alcuni giorni di osservazione. 
 
I clienti lo avevano soprannominato “il boss” per la sua autorità e per la paura che incuteva. Anche in tribunale, ieri mattina per la direttissima, ha provato a difendersi definendosi «un calciatore che milita nelle piccole squadre dilettantistiche del Fabrianese». I poliziotti hanno sequestrato cellulare e agendine del pusher e stanno cercando di risalire alla rete di assuntori che si sono riforniti, nel tempo, presso l’abitazione del giovane, in un condominio situato nel quartiere Borgo della città. Proprio qui, negli ultimi giorni, le forze dell’ordine, avevano notato movimenti sospetti di persone che, giorno e notte, passeggiavano in prossimità della sua residenza. Così la polizia ha approfittato della presenza di un giovane che aveva suonato alla porta per fare irruzione in casa. Nonostante avesse detto di non possedere droga, sono stati rinvenuti 400 grammi di marijuana. La sostanza stupefacente era stata suddivisa all’interno di 7 palline di cellophane e sigillate con nastro adesivo per essere poi nascoste nelle maniche di un giacchetto appoggiato nello sgabuzzino. Sono stati sequestrati anche 1.350 euro in contanti, provento di spaccio. Con la direttissima, intanto, l’uomo è stato condannato a due anni e rimesso in libertà. Il commissario Capo, Tommasi, ha potenziato i controlli nei luoghi frequentati dai giovani con personale in divisa e in borghese.

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