Prof. precaria due anni senza stipendio: scopre somme accreditate ad una collega omonima

Prof. precaria due anni senza stipendio: scopre somme accreditate ad una collega omonima

(wn24)-Senigallia(AN) –  Due anni senza stipendio e poi scopre che lo ha incassato una collega omonima, anche lei precaria. L’assurda coincidenza ha portato Isabella Latini, insegnante di 35 anni a rivolgersi all’Unione nazionale dei consumatori per riavere i suoi soldi, non riuscendo a districarsi nel reticolo di procedure da seguire. Una storia di ordinaria burocrazia che ha indotto il legale a diffidare il Ministero.

«La mia assistita negli anni scolastici 2015/2016 e 2016/2017 ha svolto attività lavorativa a favore del Miur – racconta l’avvocato Corrado Canafoglia, responsabile per le Marche dell’Unione nazionale consumatori – consistente in sostituzioni a tempo determinato presso vari istituti scolastici della provincia di Ancona, senza però percepire alcun compenso». La professoressa ha infatti effettuato numerose supplenze nelle scuole medie ed elementari di Senigallia anche per lunghi periodi. Il Ministero delle Finanze però non l’ha mai pagata per tali attività, per un ammontare di oltre 15.000 euro. Dopo i primi mesi la precaria ha chiesto spiegazioni agli uffici competenti del Ministero, che l’hanno assicurata sul fatto che i ritardi fossero normali. Tuttavia, di fronte all’accumularsi dei pagamenti non percepiti, la 35enne ha appurato che il suo stipendio era stato accreditato a un’altra insegnante, omonima e residente a Roma. L’omonima però le ha risposto che non aveva alcuna alcun titolo per farne richiesta. Disperata, Isabella Latini si è rivolta allora all’avvocato Canafoglia, responsabile per le Marche dell’Unione nazionale consumatori.

 

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