Sale gioco nel mirino: due chiuse perché vicine alle scuole e “compro Oro”

Sale gioco nel mirino: due chiuse perché vicine alle scuole e “compro Oro”

(wn24)-Ancona – Per adesso non riapriranno le due sale giochi chiuse per ordinanza comunale l’11 aprile scorso per mancanza dell’autorizzazione richiesta dal testo unico di pubblica sicurezza e perché non rispettavano le distanze minime previste dalla nuova normativa regionale a tutela di luoghi sensibili, secondo cui slot machine e video lottery devono starsene ad almeno 500 metri di distanza da scuole, istituti di credito, bancomat, uffici postali e compro oro.

Il Tar Marche ha di recente respinto il ricorso presentato dal titolare delle sale giochi di corso Carlo Alberto 66 e via Mazzini 160, un commerciante cinese, contro l’ordinanza di chiusura disposta dal Comune di Ancona. Nella sentenza del tribunale amministrativo, resa nota da Agipronews, agenzia di stampa giochi e scommesse, si sottolinea che le attività di gioco devono essere sottoposte a controllo e ricevere l’autorizzazione di pubblica sicurezza e non è sufficiente inviare la segnalazione di inizio attività (Scia) al Comune e confidare nel silenzio assenso. Il titolare delle sale aveva inviato richiesta per ottenere l’autorizzazione di polizia a inizio gennaio, prima dell’approvazione della legge regionale che prevede un “distanziometro” dai luoghi sensibili per l’installazione di slot machine e video lotterie. Richiesta che però non è stata esaminata in tempo, cioè prima che la legge venisse approvata lo scorso 31 gennaio.
 
 

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