Spaccio di droga, arrestato un noto ristoratore: aveva in casa un kg di marijuana
(wn24)-Ancona – Gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Ancona, hanno arrestato C.D. (’76), italiano, titolare di un noto ristorante ad Ancona peri detenzione ai fini di spaccio di circa un chilo di marjuana. Gli investigatori erano venuti a conoscenza del fatto che l’uomo aveva posto in essere un’avviata attività di spaccio di marijuana che cedeva a giovani anconetani.Il servizio, iniziato più di un mese fa, ha visto lo spiegamento del personale della Sezione narcotici in appostamenti e pedinamenti di C.D. cercando di capire le persone che lui conosceva e con cui si relazionava più frequentemente. Poliziotti della Squadra Mobile si sono dislocati in appostamenti nei vari punti dove era probabile che C.D. avrebbe potuto dormire.
Infatti, gli agenti, durante i vari servizi di osservazione si erano accorti che l’uomo non dormiva sempre nella stessa casa, ma a volte trascorreva la notte dalla madre, dalla fidanzata o da alcuni amici.
Individuata l’abitazione dove aveva trascorso la notte, i poliziotti hanno deciso di fare irruzione.
Nel soggiorno dell’abitazione si rinvenivano inizialmente due barattoli in vetro contenenti marijuana per un peso di circa 80 grammi.
La perquisizione veniva successivamente estesa nella cantina di pertinenza dell’appartamento dove si rinveniva il “grosso” dell’attività di coltivazione e confezionamento dello stupefacente ovvero una serra con piante di marijuana in crescita, attrezzata per la coltivazione dello stupefacente, completa di lampade, igrometro, tubi per l’areazione, attrezzature varie e numerose bottiglie di sostanze chimiche necessarie alla coltivazione, nonché una bilancia ancora sporca di stupefacente e numerosi ritagli di nylon.
Oltre alle piante “vive” presenti nella serra, i poliziotti dell’Antidroga rivenivano anche numerosi barattoli di marijuana occultati in diversi punti, con sopra scritto il tipo di erba.
In tutto quasi un chilo di marijuana
Visti gli elementi di prova raccolti a suo carico, si procedeva all’arresto di C.D. e veniva tradotto presso il carcere a Montacuto.