News Nazionali. Coronavirus,Conte:” Ecco il vero decreto: misure restrittive per Lombardia e 14 Province del Centro-Nord”. Tra cui Pesaro-Urbino

(wn24)-Redazione – Un lunga conferenza stampa,é stata quella del Presidente del Consiglio dei Ministri , Giuseppe Conte, dove non sono mancate polemiche e senso di amarezza, per le fughe di notizie sulla bozza del decreto, questa mattina pubblicata su tutti i giornali e che, in effetti, sono diversi i termini rispetto a quelli circolati ieri.
“Il decreto del presidente del Consiglio è stato elaborato nella sua versione definitiva: sono pervenute le osservazioni delle regioni e tra qualche ora sarà pubblicato in Gazzetta ufficiale e sarà vigente»: con queste parole, nella notte, Giuseppe Conte ha annunciato la messa a punto del nuovo decreto per contenere l’epidemia di nuovo coronavirus. Dopo la conferenza stampa, intorno alle 3 e 30 del mattino, il presidente del Consiglio ha firmato il Dpcm,  le cui disposizioni sono valide da oggi, 8 marzo fino al 3 aprile 2020, «salvo diverse disposizioni”.
 
Con l’approvazione di questi provvedimenti, ha precisato Conte, vengono meno le «zone rosse» che erano state stabilite all’inizio dell’epidemia (“Non c’è più motivo di tenere confinate le persone di Vo’ e del lodigiano”). In serata erano state diffuse delle bozze del decreto : Conte ha definito la loro divulgazione «inaccettabile”. Il testo definitivo presenta alcune differenze rispetto alle bozze (in particolare per quanto riguarda le province coinvolte), ma nella sostanza lo spirito del provvedimento sembra rimasto inalterato.
 
Mobilità ridotta nel Centro-Nord
Nelle zone del Centro-Nord identificate dal decreto sarà istituito «un vincolo a limitare gli spostamenti nel territorio». Si potrà entrare e uscire, ha detto il presidente del Consiglio, solo “per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità e di emergenza». Sarà comunque consentito, precisa Conte, il rientro presso la propria residenza o domicilio per chi ne avesse esigenza. Rispondendo alle domande dei reporter presenti alla conferenza stampa, il premier ha precisato: “Non c’è divieto assoluto, ma necessità di motivarlo, quindi una ridotta mobilità. Non si ferma tutto, ma entrare nella logica che ci sono delle regole da rispettare”. Quanto alle modalità attraverso cui la misura sarà messa in atto, sempre rispondendo alle domande Conte ha spiegato che “le forze di polizia saranno legittimate a chiedere conto ai cittadini dei loro spostamenti”.
Le chiusure: ecco le 14 Province
In Lombardia e nelle 14 province del Centro-Nord identificate nel Dpcm, ha detto Conte, «non possiamo più permetterci aggregazioni di persone». Di conseguenza, in queste aree saranno chiuse scuole e università (tranne quelle telematiche), sospese cerimonie civili e religiose, chiusi pub, discoteche e altri luoghi di divertimento, palestre e piscine, ma anche musei e luoghi di cultura. Bar e ristoranti possono restare aperti, ma solo dalle 6 alle 18 e solo se possono garantire che tra un avventore e l’altro ci sia una distanza di sicurezza di almeno un metro.
In pratica, si vietano l’ingresso e l’uscita dalla Lombardia e dalle seguenti 14 province: Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti, Alessandria, Novara, Vercelli e Verbano Cusio Ossola. Nelle zone interessate dal nuovo Dpcm, basterà avere la febbre sopra i 37 gradi per dover restare a casa e limitare al massimo i contatti.
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