Elezioni a Roseto: PD e PDL “a caccia” della continuità.

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Il 15 e il 16 maggio prossimi, comunque vada a finire, sarà ricordata come l’ elezione del sindaco che rispecchia fedelmente una politica che oramai va avanti, forse , stancamente da quasi 30 anni.

Teresa Ginoble, candidata del raggruppamento PD, e Ennio Pavone, candidato del raggruppamento PDL, anche se corrono con schieramenti contrapposti, rappresentano la continuità, ma con una non trascurabile differenziazione. Teresa Ginoble, ovviamente, rappresenta la continuità naturale di uno schieramento politico (PD) che, nel bene o nel male governa roseto da più di 25 anni. Non può dirsi altrettanto per il candidato del centro destra, Ennio Pavone, perché, pur rappresentando la continuità (è stato assessore per ben 8 anni nella giunta di centro sinistra, degli ultimo 10 anni), rappresenta la continuità di una politica che anche il candidato del PDL insieme ai Liberalsocialisti, ha portato avanti con grande incisività. Basta guardare o sentire la campagna elettorale e la prima cosa che si nota sono i toni dimessi se non “sottovoce” , escludendo naturalmente da questo ragionamento le liste civiche o gli altri raggruppamenti che non fanno parte dei 2 “grupponi”.

Questo è naturale che accade solo per un motivo: come si fa ad accusare un avversario quando lo stesso è stato amico di coalizione fino a un anno e 8 mesi fa? La risposta è semplice: non si fa perché entrambi hanno da perdere ed allora ecco il ruolo delle cosiddette liste civiche o minori. Però, sanno benissimo che potrebbero aspirare ad un posto in “paradiso”.

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