Calcio violento: rissa in campo e 29 tra giocatori e tecnici squalificati

(wn24)-Ancona –  Storia di un calcio , oramai sempre più violento. La partita era quasi finita. Quasi. Minuto 93 e 35 secondi: nel tentativo di arpionare il pallone, l’attaccante ospite interviene in modo energico sul portiere di casa che schiva l’urto e reagisce con un calcio sulla schiena dell’avversario. 
Si scatena il parapiglia. Intervengono tutti, volano spintoni, insulti, minacce. «Nulla di grave», ridimensioneranno poi i dirigenti delle due società. Ma l’arbitro nel referto parla di «rissa pressoché generale» con possibile pericolo per la sua incolumità. Così, dopo 4’ di attesa, sul risultato di 3-3, Luca Manfredi, 25enne della sezione di Ancona, fischia la fine anticipata della partita del campionato di Terza Categoria, giocata domenica scorsa a Vallemiano, anche se mancava una manciata di secondi allo scadere del recupero. Tutti sconfitti: 0-3 a tavolino sia all’Atletico Ponterosso sia all’Aquila, squadra multietnica composta per lo più da nordafricani e albanesi.
Ma la vera sorpresa c’è stata leggendo il comunicato del giudice sportivo che ha squalificato ben 29 tesserati, fra cui due massaggiatori (fino al 28 novembre) e 27 giocatori (11 del Ponterosso e 16 dell’Aquila) per un totale di 56 giornate di stop, oltre all’ammonizione con diffida per allenatore e presidente dell’Aquila. Un record.

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